Il Corpus Domini, il Corpo del Signore, è la festa che si concentra sull'eucaristia. Si potrebbe prestare, però, anche a una impostazione quasi magica del rapporto con Gesù.
perché fatti dei gesti e dette delle parole, succede qualcosa di prodigioso. Non lo vogliamo negare, ma liturgia e vangelo sono ancora più intelligenti, e ci possono portare su un sentiero leggermente diverso. Gesù moltiplica i pani per una folla di cinquemila persone, che si sfamano al punto che con quello che avanza riempiono dodici ceste. Giustamente si grida a un miracolo inaudito! Ma non bisogna dimenticarci che questo miracolo è possibile solo perché, a monte, in principio, ci sono due cose.
Intanto, lo sguardo di chi sa vedere il bisogno di chi ha davanti. Sono i discepoli: «Hanno fame, è tardi, sono tanti, siamo in una zona desertica, lasciali andare». Potevano non accorgersene, potevano fregarsene. Non hanno la soluzione, ma vedono il problema, non decidono di trascurarlo.
E poi, la generosità di chi ha deciso che poteva mettere a disposizione i propri cinque pani e due pesci, con cui una persona sola può anche mangiare bene ma che sono assolutamente inadeguati a una folla tanto grande. A quel punto, anziché morire tutti di fame, non sarebbe meglio che almeno uno si sfami, una persona previdente al punto da portarsi dietro qualcosa per la sera?
Gesù pare prometterci che se siamo attenti agli altri e mettiamo a disposizione ciò che abbiamo, per quanto poco possa sembrarci, lui poi potrebbe fare miracoli. Ma i primi due ingredienti sono indispensabili.
Solennità del Corpus Domini C ⇒Leggi Luca 9,11-17