Madre Fontbonne: testimone

Madre Sain Jean Fontbonne, rifondatrice e testimoneNasce a  Bas-en-Basset, Alta Loira,  il 31 marzo 1759. Nel 1778 entra nella Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Monistrol-sur-Loire e l’anno seguente emette la Professione religiosa, per sempre.
Vive i tempi duri della rivoluzione francese, durante la quale preti e religiosi, ‘sospettati’, furono incarcerati e, spesso, giustiziati. Questa medesima sorte toccò alle comunità delle Suore di San Giuseppe, soppresse e disperse; alcune vennero arrestate e subirono il martirio; altre tornano alla propria famiglia o vivono nascoste. Madre Saint Jean Fontbonne scampa alla ghigliottina e, ritenendosi indegna, manifesta il suo rincrescimento: aveva allora 35 anni! Nuovi campi e nuovi orizzonti attendono la sua opera.

Dopo la Rivoluzione, le Suore si uniscono nuovamente in gruppi di comunità, per occuparsi della popolazione lacerata dalla guerra. Madre Saint Jean Fontbonne fu tra le più energiche e fiduciose che il Piccolo Disegno potesse riprendere vita e diffondersi oltre oceano. Il ceppo rifiorì con una svolta decisiva: l'arcivescovo di Lyon, il cardinale Fesch, diede l’incarico a questa sorella straordinaria di fondare nuovamente la Congregazione delle Suore di San Giuseppe, che, in seguito, si sparse oltre i confini: in Europa, nelle Americhe ed altrove.

Donna di fede: la sua vita spirituale è veramente costruita sulla roccia e alimentata dalla fiducia in Dio Padre, come lei stessa afferma: «Bisogna gettarci come bambini nelle sue braccia».
Donna umile: pratica questa virtù così intensamente che, la sua grande semplicità e dolcezza che le attira i cuori delle persone.
Donna di carità: madre Saint Jean faceva il bene ovunque, c’è nel suo servizio un risposta concreta a tutti i bisogni che incontra. Una donna eccezionale che Dio ha dato alla Chiesa e alle Congregazioni di San Giuseppe. È stata definita “Uno specchio vivente del Piccolo Disegno”, “Donna con uno sguardo chiaroveggente, di compassione e di unità”, “Donna semplice e grande”, “Una vita piena e feconda”.