di suor Ester Baudino
Ci ha aiutate in questo cammino don Gianluca Zurra, diocesi di Alba, con una giornata di formazione guidandoci in modo profondo, attraente, nuovo a quella novità che viene dalla Parola di Dio...
e che veramente opera nei cuori e li trasforma. Ispiratore privilegiato nella prima relazione è il profeta Isaia: attingendo a questa fonte ci vengono regalati preziosi spunti di riflessione per convertirci alla speranza.
Il Dio di Isaia è un Dio che ci sorprende. In Lui tutto ricomincia, ma non dalla potenza o dal trionfo, bensì dalla piccolezza, da un “piccolo resto” (cfr. Is 43,18-19 ss.). In Lui ritroviamo una stima profonda e autentica dell’uomo, di ogni uomo, senza pentimenti e mezze misure (cfr. Is 43 2-4 ss). Allora, anche nella mia storia, nella storia di ogni mia sorella e mio fratello, nella storia dell’umanità, tutto può ricominciare, perché Lui è fedele.
Don Gianluca, nella seconda relazione, fa riferimento ad alcune espressioni dell’Evangelii gaudium (24), in cui Papa Francesco invita la Chiesa e, in lei, ciascun credente a compiere radicali “passi di conversione” nell’annuncio del vangelo, quale vero segno di speranza per l’umanità.
Come approfondimento e concretizzazione del presente argomento, ancora emergono, nello snodarsi della conversazione, alcune espressioni fortemente incisive che ti calano dentro, come una doccia benefica, e che ti permettono di assaporare un brivido di libertà.
È la quotidianità, quindi, il luogo della conversione, una quotidianità in cui è la speranza biblica a dettarne “i passi”. Possiamo dunque parlare di “conversione alla speranza”, se crediamo che è la speranza che ci converte, guidandoci verso la pienezza evangelica.