Bella notizia da Survival, movimento per la tutela dei diritti dei popoli indigeni nel mondo. Ai sostenitori viene richiesto l’invio di lettere ai responsabili politici per salvaguardare i diritti fondamentali.
Piegandosi all’enorme pressione pubblica, le autorità brasiliane hanno finalmente rinnovato per tre anni l’Ordinanza di Protezione Territoriale che tutela il territorio indigeno di Ituna Itatá (“Odore di fuoco”).
Tali pronunciamenti servono a proteggere i territori di alcuni popoli incontattati, per i quali non è ancora stato concluso o intrapreso l’iter burocratico della demarcazione ufficiale. Sono strumenti di protezione vitali per la sopravvivenza dei popoli che le abitano, tuttavia, il governo del presidente Bolsonaro sta facendo tutto il possibile per impedire che queste Ordinanze siano rinnovate, o per rinnovarle di soli 6 mesi ogni volta.
Le ragioni sono chiare: questi territori fanno gola ai suoi alleati dell’agrobusiness, che incoraggiano l’invasione della foresta per far spazio ad allevamenti, attività minerarie, taglio del legno e accaparramenti di terra.
Le persone che vivono a Ituna Itatá non sapranno mai delle migliaia di e-mail che i sostenitori di Survival hanno inviato alle autorità brasiliane.
Il mio calendario di luglio riporta una frase interessante. “È carità stare vicino a una persona che soffre, ed è pure carità tutto ciò che si fa, anche senza avere un contatto diretto con quella persona, per modificare le condizioni sociali che provocano la sua sofferenza”. Da Fratelli Tutti, ma questa è buona politica!