«Perché avete paura? Non avete ancora fede?»
Marco 14,40
«Abbandonati a Dio in tutta semplicità perché si sprigioni in te la Speranza»
Padre Médaille
«Il Signore è vicino a chiunque lo invoca con sincerità»
Salmo 145,18
«Dio si degni di operare le sue meraviglie nella misura che a lui piacerà»
Padre Médaillle
«Una scelta di pace è fare posto a tutti nel cuore»
Papa Francesco
«Il regno di Dio è come un granello di senape…»
Marco 4,30-31
«O Gesù, rimani al centro del mio cuore come una Guida»
Padre Médaille
«C’è un mistero da contemplare in una foglia, in un sentiero…»
Papa Francesco
«Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un po’»
Marco 6,31
«Il creato, luogo di incontro col Signore e tra di noi»
Papa Francesco
«Rispecchiatevi nell’immensità di Dio come in un oceano di luce»
Padre Médaillle

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Capita a volte che la vita metta di fronte a situazioni così pesanti da generare uno stato di angoscia. L’aiuto che vorresti dare è incomprensibilmente rifiutato e forse, chissà, potrebbe fare più danno che bene.

Arrivare in una nuova città, a tanti km di distanza da casa e dai propri affetti, non è facile per nessuno. Dubbi, ansie, paure e nostalgia ti assalgono. Vorresti non partire mai, ma sai che devi farlo.

Noi suore della comunità di Mora, situata nell'estremo nord del Camerun, operiamo anche nella pastorale con i carcerati. Per dare loro un po’ di sollievo abbiamo organizzato un incontro fraterno.

Succedono tante cose straordinarie, a causa di Gesù e intorno a lui. E il vangelo ci dice che tutti si stupivano. Lo stupore, il grido meravigliato, le bocche aperte e stupite, le conosciamo anche noi.

Sempre nello scorrere della storia l’apparire è stato per molti la chiave del successo. La nostra società non sfugge a questa chimera, anzi con i mezzi di cui dispone l’apparire è ampiamente potenziato.

Noi, suore di san Giuseppe di Cuneo, che componiamo le due piccole comunità del Camerun, Salak e Mora, ci siamo incontrate presso la casa di accoglienza degli Oblati.

Luca ci racconta che a un gruppo di pastori, di notte, compaiono degli angeli che dicono parole difficili da capire. «Gloria a Dio nell’alto dei cieli». Che cosa significa “gloria”?

Da 20 anni noi suore della comunità di Bosques, Argentina, insieme a una équipe di laici qualificati e convinti, coordiniamo, accompagniamo e sosteniamo il Centro Cre-sciendo.

La nostra comunità, presente in Puerto Piray da 30 anni, ha vissuto con molta intensità il duplice evento: i 371 anni di fondazione delle Suore di san Giuseppe a Le Puy e i 190 anni di nascita a Cuneo.

È probabilmente uno dei detti più diffuso, in forme diverse, nelle diverse lingue e culture: diffidare è meglio. Probabilmente è questo che chi ha scritto il terzo capitolo della Genesi aveva in mente.

Chissà se quello che Luca ci racconta sul Battista è vero, o se invece è più una sua costruzione, una sua fantasia, un sognare l’uomo perfetto. Perché quasi sembra che il Battista sia migliore di Gesù.

Ci sono pagine bibliche che sono più dense di altre di allusioni, sensi profondi, rimandi. Tra queste anche i primi due capitoli dei vangeli di Matteo e Luca. Il rischio, in questi casi, è di perderci qualcosa.

Il Battista è una persona indubbiamente particolare. Tanto particolare da aver affascinato e sedotto persino Gesù. E che cosa predicava? Un «battesimo di conversione». Cioè?

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