Cos'è la società liquida? Qualcosa di annacquato, sfuggente e insondabile, anche poco comprensibile. Descrive anche un tornare indietro, perdere qualcosa che prima si percepiva solido e duraturo.
Non è facile analizzare il cuore, questo insieme di fisicità e di sentimento. Gli antichi non lo considerano accanto al pensiero filosofico. Forse la liquidità è anche questa difficoltà di avvicinarsi al concetto specifico. Facciamo fatica ad entrare intimamente dentro di noi, a conoscerci del tutto.
Non comprendendo lo specifico del cuore perdiamo tutto quanto l’intelligenza da sola non può dare, garantire. Non riusciamo ad avvicinare la vera avventura personale che comunque si costruisce e si sviluppa dal cuore.
Ma se la liquidità potesse essere la possibilità di intrufolarsi in ogni dove, di permeare ogni nostro vissuto? Non è tangibile ma ci pervade. Non è misurabile, ma è importante che arrivi ovunque. Noi sappiamo distinguere gli accadimenti vissuti materialmente da quelli connotati dal cuore. In che modo? Di preciso non lo so. So però che una lettura, un incontro, un’attività assumono coloriture e vissuti diversi se c’entra un po’ di cuore.
In definitiva, è l’avvicinarsi con amore ai vari aspetti, dipingerli, alleggerirli per renderli ancora più belli e avvolgenti. Il cuore in questa accezione intima ci consente di dominare le negatività che sorgono in ognuno di noi. Scientificamente se ne vede una parte che non è esaustiva. Spiritualmente se ne percepisce un’altra, di diversa natura, che anche lei da sola non basta a descriverlo.