Come essere miti in questo tempo burrascoso, con conflitti in ogni dove? Mi arrabbio anche con me, se non riesco a comunicare il desiderio degli abitanti della terra di vivere in pace.
E senza armi, con il cibo sufficiente, in armonia con sé stessi ed i propri vicini, con la natura. Che cosa dice Papa Francesco ai professionisti dell’informazione in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali? Li invita a disarmare il linguaggio, li incita a non essere aggressivi. Chiede di esprimere il proprio pensiero con civiltà. Dà per scontato che nel cuore degli uomini alberghi la mitezza. Se non la troviamo cerchiamola. È uno sforzo ascoltare gli altri, comprenderne le ragioni.
«Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori» è l’incipit del documento di Francesco.
La mitezza è da rintracciare, devo trovarla. Implica un lavoro personale, fermarmi a riflettere, fortificarmi nella ricerca e nella condivisione di notizie buone. Mitezza anche nei miei confronti: se non capisco bene devo applicarmi con più impegno. E se accetto me, le mie debolezze chissà che magari non riesca a trovare ragioni valide per non scagliarmi contro altri, ma comprenderli anche se non condividiamo le stesse idee.
Parlare al cuore è più facile se siamo tranquilli, non invasati o chiusi a qualsiasi accenno di ascolto.
Imparare a cercare le storie di bene, a raccontarle come i cercatori d’oro che vogliono trovare la pepita, minuscola, nella sabbia. Una comunicazione che non stronchi chi la pensa diverso da me, ma sia un invito al dialogo. Difficile, ma non impossibile!!