Quando torno nella mia città e vado a trovare le mie nonne, mi piace camminare tra le stanze delle loro case rovistando nei cassetti, leggendo i titoli dei libri che riposano negli scaffali.
Adoro soffermarmi su dettagli vecchi e nuovi, assaporare i profumi che mi ricordano l'infanzia e l'adolescenza, ricercare oggetti che appartenevano ai miei nonni, ma soprattutto riguardare vecchie fotografie. Fotografie in bianco e nero e poi a colori che ripercorrono la nostra storia: dalla gioventù dei miei nonni alla nascita degli ultimi arrivati in famiglia. Faccio scorrere le dita lungo i volti, alcuni sconosciuti, altri a cui sono legata da un profondo affetto. Adoro scorgere sorrisi immortalati anche e soprattutto di persone che ora non ci sono più...
Un giorno, mi soffermo a lungo su una foto. È mio nonno da giovane. Bello, sorridente, stretto nell'abbraccio di due amici. È una foto di quando faceva il marinaio: nonno Marino. Chissà se nel nostro nome è scritto il nostro "destino". Chissà se un nome anticipa la nostra vita, la nostra storia… Eppure, nei ricordi di me bambina, di quando andavamo al mare, nonno si è sempre tenuto a distanza dall'acqua. Per richiamarci dai nostri lunghi e interminabili bagni si sbracciava da lontano. Non l'ho mai visto avvicinarsi ed entrare in acqua, non l'ho mai visto nuotare e neanche mettere solo i piedi a mollo. Chissà, quell'acqua cosa rappresentava per lui. Chissà, quel mare quante volte lo ha accolto e quante volte gli ha fatto paura... Non ha mai dato una spiegazione della cosa ma in ogni caso, non si è mai rifiutato di accompagnarci. Anzi. Quelli al mare, sono i ricordi più belli che conservo di lui che, paziente, aspettava ore, ore e ore mentre noi giocavamo, nuotavamo, ridevamo, ci tuffavamo dagli scogli.
Questo ricordo è davvero un tuffo al cuore…
Alle volte, nella voce silenziosa di quelle vecchie fotografie, si nascondono storie che non verranno mai raccontate, ma che, in un certo senso, vivono attraverso le emozioni che ci legano a chi ora non c'è più. Il mare, per mio nonno, forse non era solo un luogo, ma anche un simbolo, un confine che ha deciso di non attraversare, una volta finito il suo periodo da marinaio. Forse il suo amore per noi, espresso nella paziente attesa e costante discrezione, ci ha offerto molto più di mille spiegazioni che alle volte ci ostiniamo a cercare. Ogni ricordo è una piccola onda di un mare immenso che, anche in silenzio, ci culla e accompagna.
E mentre il tempo scorre, cerco di raccogliere ogni conchiglia per non dimenticare, per ritrovare la strada di casa, per continuare a navigare tra i ricordi, là dove passato e presente si incontrano e, con un immortale sorriso, ci regalano ancora emozioni…