Cosa significa bonificare un terreno? Nel dizionario c'è scritto che bonificare significa risanare e rendere produttivo, oppure recuperare una zona degradata. Quando un terreno è buono, è fertile e fecondo.
"Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto" (Matteo 13,8a). La terra del nostro cuore è disposta ad accogliere i semi che Dio getta? Siamo terreno di rovi? Terreno sassoso e spinoso? O siamo terra buona? Molto spesso ci sentiamo terra arida e piena di spine: debolezze, paure, fatiche, incoerenze, cadute. Però, guardandoci in profondità, abbiamo anche tanta vita in noi. Occorre ripercorrere il proprio cammino, per far emergere come questo abbia fatto sbocciare sogni, impegno, desiderio di donarsi, ognuno nel proprio ambito. È bene ricordarsi dei passi che si sono fatti e che non avremmo mai pensato di fare.
È necessario cogliere quanto ci siamo dati da fare per tirare fuori il meglio di noi stessi... e come tutto questo ci renda felici. Il nostro terreno sarà pure arido, ma Dio sta lavorando in profondità la terra del nostro cuore. Egli continua l'opera di bonifica, pur sapendo che potrebbe anche non portare frutto. Anzi, perfino non accogliere i semi di vita, cioè la sua Parola che getta in noi.
Eppure continua.
Questa sua perseveranza ci rassicura da un lato. Dall'altro ci responsabilizza ad accettare l'opera di bonifica.
Credo che la tecnica di coltivazione e bonifica che Dio usa è la "pacciamatura", che consiste nel coprire il terreno tutto intorno alle piante con materiali che impediscono alla luce di passare. Sembra assurdo. Invece, in questo modo, le malerbe non riescono a crescere. È lo stesso meccanismo che avviene in natura, quando le foglie ricoprono il terreno alla base degli alberi. È spontaneo, naturale.
La pacciamatura permette di mantenere l'umidità (non serve quindi dare acqua!). Consente di proteggere il terreno dall'erosione, dalla pioggia. Impedisce di formare la crosta superficiale, mantenendo la struttura e mitigando la temperatura del suolo.
Il Signore utilizza la pacciamatura. Lo strumento che protegge da fattori ambientali avversi, che altrimenti potrebbero pregiudicare il normale sviluppo del terreno e impedirne la crescita.
È così che c’è vita nel nostro terreno!