Da 13 anni il Signore ci ha chiamate a vivere la missione nella diocesi di Santarém, in un’area pastorale con 49 comunità sparse in un territorio con dimensioni gigantesche, pari alla metà dell’Italia.
Siamo una comunità di suore di San Giuseppe di diverse congregazioni e provenienze. Riteniamo un dono, una grazia speciale vivere la consacrazione in questa realtà. Con popoli di diverse culture, in un ambiente ricco per la sua biodiversità, ma che soffre le conseguenze di un modello economico che sfrutta il territorio come una riserva senza fondo. Ricordiamo le espressioni del documento del Sinodo: “L’Amazzonia, oggi una bellezza ferita e deformata, un luogo di dolore e di violenza. Le continue aggressioni alla natura causano conseguenze disastrose per la vita dei popoli”.
La nostra équipe missionaria vive la gioia e il grazie per la presenza, in questi giorni, di un nuovo sacerdote. Egli collaborerà con noi tre suore e padre Rafael, che da poco tempo è il nuovo parroco.
Nelle tre Mini Aree pastorali - due delle quali con tutte le comunità sulle rive dei fiumi, quindi di difficile accesso - stiamo vivendo un’esperienza forte. Si tratta di incontri con i laici, i catechisti e i ministri della Parola e dell’Eucaristia, come con i responsabili di altri ministeri a livello socio-pastorale. Il tema che ci orienta è la proposta che papa Francesco fa a tutta la Chiesa in preparazione al Sinodo del 2023. “Essere una Chiesa sinodale, di comunione, partecipazione e missione”. È molto ricco poterci ascoltare a fondo ed accogliere dai partecipanti il loro vissuto. Sono grosse sfide, situazioni dolorose di famiglia, di comunità… Difficoltà, stenti, pericoli, ingiustizie, violenza e minacce causate dalla prepotenza e ambizione dei grandi potenti… Ma è appunto questo ascolto attento, che ci permette anche di riconoscere i segni del Regno presenti oggi. Ci aiuta ad alimentare la speranza e la certezza che “un mondo nuovo è possibile”!
Quest’anno, durante la Quaresima, siamo chiamati e stimolati a focalizzare, con speciale attenzione, il tema della “Fraternità ed Educazione”. Una questione di somma importanza, che tocca la Chiesa, la scuola, la società..., insomma tutti quanti.
Lavoriamo e riflettiamo su questo tema nei gruppi di base e nelle comunità ecclesiali, in collaborazione con le scuole, dove possibile. Lo faremo non solo nel periodo quaresimale, ma in tutto il corso dell’anno. Ci proponiamo di stimolare e moltiplicare gesti e azioni che favoriscano un’educazione integrale e ambientale, insieme alla medicina alternativa e l’incentivo all’agricoltura familiare.
Coltiviamo anche il sogno di offrire a una comunità, dove parecchie persone sono analfabete, la gioia di scrivere e leggere il proprio nome, cioè di essere alfabetizzate. Così, in altre comunità, pensiamo di promuovere giovani e adolescenti attraverso un progetto di musica e canto.
Guardando alla realtà che ci circonda, queste sono davvero piccole gocce nell’oceano. Ma crediamo alla forza del Regno che fa crescere, moltiplica i piccoli segni ... e fa la differenza!
Boa Vista de Cuçari, marzo 2022