“È inclusione gioire perché comunità straniere vogliono giocare da noi”. “Lo sport è inclusione, condivisione, partecipazione. È un linguaggio universale che unisce culture, generazioni e persone.
Ed è, soprattutto, di tutti”. Un vivace entusiasmo traspare dai resoconti di un torneo calcistico svolto a Cuneo. Ne sono soddisfatti i partecipanti e coloro che si sono dati da fare perché si potesse realizzare. Esperimento riuscito, destinato a crescere nei prossimi anni. Questa prima edizione è stata molto più di un torneo: è stata un’occasione di incontro tra comunità africane, di età e provenienza diverse. Sono largamente positivi tutti i commenti riportati dai social e giornali locali. Parliamo della Coppa d’Africa, giocata a Cuneo per la prima volta ad inizio estate.
Souleymane Coulibaly, Sanogo Zana Renè e Konè Abdoulaye hanno lanciato l’idea coinvolgendo attivamente i comuni di Cuneo, Centallo, Castelletto Stura ed il Comitato Lega Calcio ACSI di Cuneo.
Hanno poi espresso profonda gratitudine per il supporto logistico e organizzativo ottenuto e per aver trovato interlocutori che hanno creduto fortemente nell’iniziativa.
La giornata conclusiva (ha vinto il Mali contro il Marocco per 5 a 2) è stato un evento sportivo ricco di emozioni. Erano presenti anche rappresentanti istituzionali e delle organizzazioni sportive, a dimostrazione dell’importanza di quanto accadeva al di là dei risultati della gara. L’inserimento delle persone immigrate nell’ambito dello svago e dell’attività fisica appare un significativo momento di integrazione, una celebrazione multiculturale.
