Come riuscire a mantenersi saldi, fiduciosi, con la speranza in questo tempo così burrascoso, incerto, complicato? Bisogna farcela! Mi vengono in mente le piccole cose di ogni giorno.
All’apparenza insignificanti, a volte banali, anche inaspettate. Sono una sorpresa, piacevole ed incoraggiante. Gli stranieri e le loro problematiche riempiono le pagine dei giornali con visioni quasi sempre catastrofiche per il nostro mondo, per questo mondo egoista e timoroso di perdere qualche privilegio. La forza per andare avanti può arrivare casuale ed improvvisa. Tocca a noi attribuire il senso ai fatti. Mi viene in mente una bimba marocchina, la sua mamma mi ha preparato i dolci alla chiusura del Ramadan e lei mi invita a sedermi sul tappeto per giocare con le sue bambole. Parla una lingua tutta sua, arabo di una piccola bambina, qualche termine italiano “storpiato” per l’età. Ma sorride, sorride, tanto, perché è in casa sua, a proprio agio in un ambiente conosciuto. Non sarebbe così fuori, molto più riservata.
È un piacere farle visita. Si è trattato di un incontro inaspettato che ha come illuminato il mio pomeriggio e che rimane presente nel vissuto anche a lungo. Un giovane uomo, conosciuto per lavoro quando era poco più che bambino, mi individua da lontano, nonostante siano passati tanti anni. Mi presenta a chi è con lui meravigliandosi che sia per loro una sconosciuta.
Piccoli fatti, minimi, che danno una luce diversa alla giornata. Come un’iniezione di ottimismo e di gioia sincera e particolarmente significativa.