Il nostro mondo ci convince che a essere importante è solo l'interesse per sé, la difesa del proprio interesse, del proprio tornaconto. Con una sola immagine, Gesù manda in crisi quell'idea.
E l'immagine è tratta dalla vita dei campi, quasi ci suggerisse che in realtà avremmo potuto coglierla anche da soli. Se il chicco di grano viene custodito nella propria dispensa, per mangiarlo quando saremo soli... resterà inutile. Solo chi lo getterà nella terra potrà sperare di vederlo germogliare e crescere... e produrre altro frutto.
E se il chicco di grano non muore, rimane solo, triste, desolato.
Solo se viene gettato a terra, e rinuncia a difendere sé stesso, potrà produrre frutto, non restare solo.
Non è solo quello che Gesù insegna, è anche quello che vive: è stato lui per primo a offrire la propria vita, a non cercare il proprio interesse, per non restare solo. La stessa comunione, compagnia, gioia e vita è promessa a chi sa non trattenersi dal donare... Non perché Dio premi chi rinuncia, ma è perché è nell'ordine del creato stesso che accumulare, pensare solo a sé lascia soli.
V Domenica di Quaresima B ⇒Leggi il vangelo secondo Giovanni, 12,20-23