A volte, mi fermo per vedere uno spettacolo interessante. Un gruppetto di colombi, vengono a dissetarsi presso una vasca di acqua permanente. Ci sono i primi, i secondi e qualche ritardatario.
Come ad un appuntamento importante. Bevono in fretta, come se non ci fosse tempo da perdere. Poi, volano via. Alcuni subito, con un volo deciso. Altri più esitanti e lenti. C’è quello che sembra il più assetato e quello più pigro, che indugia prima di riprendere il volo. Alla fine, tutti partono, nella stessa direzione indicata dal primo. Intravvedo in questo quadretto un’immagine significativa del nostro vivere in comunità, alla luce di un progetto di vita e di missione, definito con l’apporto di tutte e pienamente condiviso. Si tratta di camminare in un’unica direzione, ma nel rispetto delle diversità. Carattere e stile di vita, conoscenze e interessi, attitudini ed espressione dicono la differenza di ognuna, tuttavia si completano a vicenda e creano ricchezza. In ogni comunità, poi, c’è chi ha la missione di animare, indicando la meta e stimolando ognuno a perseguirla. Un po’ come il volo del primo colombo.
Ciascuna, in ogni momento, rivela ora la forza, ora la fragilità. Ora lo slancio, ora il bisogno di una sosta. Ora il desiderio di stare in gruppo, ora la tentazione di appartarsi.
Chi di noi, non si è trovato a vivere queste situazioni?
Ma la cosa più importante, per non perdere di vista la meta e continuare a camminare, è abbeverarsi insieme abbondantemente alla Sorgente perenne.
Come comunità di persone consacrate, troviamo questa sorgente nella Parola di Dio, nell’Eucaristia, nel Carisma della Congregazione e nella “lettura” degli eventi della storia.