La città di Rio Bonito do Iguaçu, Paraná, è stata devastata da un tornado, con un forte vento oltre 250 chilometri orari, venerdì 7 novembre, verso le ore 18:30, ora locale.
Quasi il 90% tra case, scuole e negozi è stato distrutto. Sei i morti e circa 750 persone ferite, bisognose del pronto soccorso. In questo paese, da più di 30 anni, sono presenti le suore di San Giuseppe di Cuneo che, con umiltà e semplicità, vivono in mezzo alla gente e ne condividono le storie. Anche la loro casa è stata “scoperchiata e danneggiata” interamente. Attualmente, suor Sandra Brito Fernandes e suor Rosane Corrêa Teixeira vivono accampate tra le pareti rimaste della loro casa, con un tetto di fortuna, per proteggere il poco che ancora si può salvare.
Racconta suor Rosane
«La fede è stata il rifugio in mezzo alla disperazione. Ero sola in casa, mi preparavo per andare alla Messa della Cresima, che si sarebbe celebrata alle ore 19:00. Suor Sandra si era già recata in chiesa per collaborare nella liturgia. Al momento del tornado, vedendo porte, finestre, tetto volare via, l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata questa invocazione: “Dio, abbi misericordia di tutti noi!”. Pensavo alla chiesa piena di giovani e genitori… Una disperazione tremenda mi stringeva il cuore… Se anche là il tetto fosse caduto sarebbe un disastro! Quando la bufera è cessata un po’ mi sono precipitata verso la chiesa e ho toccato con mano la protezione di Dio. L’edificio era praticamente intatto. Suor Sandra stava bene, la gente era in panico, ma vivi. Ora siamo tutti al lavoro per pulire, portare via le macerie, pensare a come ricominciare… La solidarietà è molto grande. Arrivano camion di acqua, cibo, vestiti, materassi… Tra i vicini ci aiutiamo; una catechista rimane in casa con noi, per sostenerci. I suoi amici vengono ad aiutarci nei lavori più pesanti».
Non rimane altro, al momento, che continuare a pregare intensamente. Chiediamo al caro Salvatore, alla Vergine Maria, a San Giuseppe e a tutti i Santi del paradiso molta forza, fede, pazienza, coraggio alle nostre suore e a tutte le famiglie.
