La nostra Congregazione è consacrata alla Trinità,
Dio Padre, Figlio, Spirito Santo
e si ispira a Gesù, Maria, Giuseppe,
espressioni umane perfette dell’amore trinitario.
Contemplando e attingendo all'Eucaristia
cerchiamo di vivere la preghiera di Gesù:
«Che tutti siano una cosa sola».
Per questo la nostra missione
è diventare “strumento”, umile e semplice,
perché nella Chiesa torni a splendere
il disegno delle origini, l’unità dei figli in Dio!
di Silvia Micioni
Mi piace molto la riflessione che dice: "Il Natale è grazia, perché è Dio che viene in mezzo agli uomini; l'Epifania è impegno, impegno di tre uomini a compiere un lungo viaggio verso Dio".
di Angelo Fracchia
Da lontano arrivano dei magi: persone importanti, nobili, abituate a leggere le stelle e a comandare. Non sembrerebbero visitatori adatti del bambin che è nato, umile e dimenticato dai più,...
di Angelo Fracchia
È una delle pagine più famose del Nuovo Testamento; forse anche tra le più difficili. Chissà se è tra le meno lette. In questo caso, sarebbe un peccato. Perché è impegnativa, ma molto nutriente.
di Patrizia Graziosi
“Ogni mattina è una giornata intera che riceviamo dalle mani di Dio. È un capolavoro di giornata che viene a chiederci di essere vissuto” (Madeleine Delbrêl). Nell’ultimo capitolo delle Massime di perfezione,...
di Costanza Lerda
A sedici anni i genitori le hanno trovato un marito di quarantacinque. Siamo in Tanzania dove le spose bambine sono una triste realtà. In effetti Subira, questo il suo nome, non ne aveva ancora sedici,...
di Angelo Fracchia
I vangeli dell’infanzia sembrano a volte avere un tono quasi favolistico. A dire il vero, hanno tutta l’intenzione di esserlo, e a volte “denunciano” questa loro caratteristica (Luca, ad esempio,...
di Angelo Fracchia
È inevitabile che in questo anno ripensiamo con rimpianto ai Natali precedenti... fatti di incontri con parenti e amici, tempi distesi in famiglia (e serenità... anche se a volte sotto i sorrisi covavano i coltelli...),...
FAMIGLIE in RETE
"CHIAMATI alla COMUNIONE"
«Mio Signore e mio Dio. Tommaso ripete quel piccolo aggettivo “mio” che cambia tutto. Mio non di possesso, ma di appartenenza: stringimi in te, stringiti a me. Mio, come lo è il cuore. E, senza, non sarei. Mio, come lo è il respiro. E, senza, non vivrei». Ermes Ronchi